Mudra: il potere dei sacri sigilli
La pratica dei mudra è sempre anche meditazione. Potete ricavarne un rituale solenne e utile, per esempio accendendo una candela, un incenso che ricorderà la presenza del Divino.
Se pratichiamo i mudra in una condizione di silenzio totale e in un luogo bello, ordinato e pulito, l'ambiente circostante agirà a sostegno della nostra meditazione. Per ottenere effetti più efficaci possiamo avvalerci dell'azione della musica o dei suoni, mantra, danza, colori, cristalli, profumi e altre cose che trasmetteranno benessere. L'importante è non variare troppo spesso questi "ausili", dato che il nostro subconscio reagisce in maniera particolarmente positiva alla reiterazione. Se con un mudra volete ottenere un effetto positivo e curativo a livello fisico e spirituale, è necessario un trattamento regolare con "applicazioni" che presentino una continuità coerente.
Assumeremo una postura del corpo dritta e rilassata e con calma faremo aderire e le mani e dita l'una alle altre. La sensazione sarà di una forza di attrazione tra due magneti che le tiene unite palmo a palmo.
A seconda della situazione i mudra possono essere praticati in differenti posture:
Seduti: assumiamo la nostra abituale posizione di meditazione.
Distesi: nella posizione supina l'energia fluisce meglio attraverso il corpo se mettiamo un cuscino dietro il capo e sotto le ginocchia.
In piedi: posizioniamo i piedi a una distanza corrispondente alla larghezza delle anche piegando leggermente le ginocchia.
In primo luogo concentreremo la nostra attenzione sul massaggio delle mani. Poi eseguiamo il mudra e per qualche secondo orienteremo i nostri pensieri sulla superficie di appoggio delle dita e delle mani. Poi rivolgiamo la nostra attenzione al respiro, apriamo le porte all'immaginazione ripetendo il mantra al ritmo del respiro stesso.
Un respiro consapevole, lento, ritmico e delicato ottimizza l'azione dei mudra. Il respiro porta quiete e pace interiore. Inspirando profondamente, avvertiremo conè addome e petto si inarchino leggermente verso l'esterno. Tratteniamo il respiro fino a tre secondi e torniamo a respirare con lentezza tenendo appena la parete addominale. Poi aspetteremo che arrivi il nuovo impulso al respiro e inspiriamo di nuovo.
Durante le pause dopo l'ispirazione entra nel sangue una quantità maggiore di ossigeno, che riveste un ruolo essenziale per ogni singola cellula, per la funzionalità del cervello e anche per i diversi stati umorali. Durante la pausa dopo l'ispirazione vengono generate le energie sottili interiori.
La respirazione avviene sempre attraverso il naso. Eseguite questa pratica al ritmo che vi è proprio e mantenete il respiro profondo, uniforme, lento e delicato.
Se desiderate conseguire un cambiamento a livello mentale o spirituale sarà necessario praticare i mudra per 21 giorni successivi tre volte al giorno.
Non di rado è importante ponderare bene e con cura quello che ci assilla, scavare a fondo, ricercarne la causa primaria, ma non all'infinito avvitandosi in una spirale senza via d'uscita! Nel mio caso trovo di autoimpormi volontariamente un limite di tempo. Di solito impiego cinque minuti per chiarirmi una situazione e poi rifletto su come agire in vista del mio obiettivo, poi procedo.
Allontanate i pensieri negativi
e date spazio a quelli positivi!
Chi resiste, vince
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